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ASILO INFANTILE “VERATTI”
SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA
Via Como, 9 21100 Varese
PIANO TRIENNNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2022/2025
Revisione A.S. 2023/24
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento dell’identità della scuola che declina
operativamente le scelte antropologiche ed educative di fondo descritte nei documenti
costitutivi quali lo Statuto e il Progetto Educativo.
La sua redazione si richiama alle norme rappresentate dal D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, dalla
legge 10 marzo 2000, n.62 art. 3, dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, art.1, comma 1, 2, 3 e 14,
dal Decreto del Miur 16 novembre 2012, n.254 Regolamento recante indicazioni nazionali per
il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’articolo 1,
comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89.
Il PTOF contiene le scelte relative al metodo educativo e all’offerta formativa esplicitate
attraverso la progettazione curricolare, extracurriculare ed organizzativa.
Il PTOF è elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della
scuola ed è strutturato in maniera da adeguarsi nel tempo, attraverso l’aggiornamento delle
sue parti in relazione all’esplicitarsi di nuove esigenze educative e formative, di nuove
esigenze del contesto e di nuove normative.
L’ attuale stesura del PTOF è stata approvata in collegio docenti il 19/10/2022 e dal Consiglio
di Amministrazione dell’Ente il 21/10/2022 e ha valore per il periodo Gennaio 2022
/Gennaio 2025.
La pubblicazione del documento è fatta attraverso la pubblicazione all’Albo della scuola,
presentazione ai genitori nell’assemblea di sezione di inizio anno scolastico e pubblicazione
sul sito della scuola www.asiloveratti.it , inoltre è stato pubblicato sul portale del Ministero
SIDI e visionabile dall’utenza su Scuola in Chiaro.
1° PARTE: LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
LA COMUNITA’ E I TRATTI DI UNA STORIA
La memoria storica dell’Asilo Veratti, il più antico istituto d’infanzia di Varese, è stata
raccolta dalla storica Alba Bernard, profonda conoscitrice della realtà varesina, nel
volume/testimonianza in cui sono inserite le antiche e illustri realtà scolastiche di Varese.
Nel libro “La scuola dei nostri nonni”, stampato dalla Grafica Marelli di Como, si racconta come
nel corso dell’Ottocento molte furono le iniziative atte a diffondere l’istruzione tra il popolo,
nonché, a migliorare lo stato di vita delle classi meno abbienti.
A questo proposito, particolare rilievo ebbero le opere di natura assistenziale e filantropica,
orientate alla cura dei bambini non ancora in età scolare e quelle rivolte a soccorrere i più
bisognosi.
Fu allora che alcuni illuminati varesini finanziarono l’istituzione di un Asilo pubblico e
gratuito, quello che poi diverrà l’asilo Veratti.
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Don Filippo Sessa, sacerdote della parrocchia di San Vittore, promosse la costituzione di un
comitato provvisorio, che deliberò di accogliere gratuitamente i bambini appartenenti a
famiglie povere e disagiate di Varese.
L’Asilo venne inaugurato il 13 giugno 1851, accogliendo cinquanta bambini bisognosi.
Già nel mese di novembre dello stesso anno furono accettati anche bambini di altre condizioni
sociali, le cui famiglie si offrirono di corrispondere una retta annuale.
L’asilo si differenziava dai similari centri gestiti da privati sia per l’efficiente organizzazione
sia per gli scopi socio-pedagogici perseguiti: la custodia e l’educazione dei fanciulli era
affidata a personale competente.
Nel 1855, con la nomina a consigliere del sacerdote Vittore Veratti, l’Asilo poté avvalersi di
un rinnovato impulso verso iniziative che consentirono al Comune di Varese l’utilizzo
di parte della struttura per dare sistemazione alle proprie Scuole.
Con Regio Decreto datato 30 gennaio 1862 venne approvato il Regolamento dell’Asilo,
che fu così riconosciuto come Ente Morale.
Nel novembre 1862 l’Asilo liberò i locali di Casa Veratti e prese possesso della palazzina
di via Cavour. Gli spazi più ampi gli consentirono di accettare maggiori iscrizioni, che nel
1864 furono 164, dei quali 60 paganti.
Pochi anni dopo, vennero costruite nuove aule e nel 1884 venne stipulata una convenzione
tra l’Ente e il Comune di Varese. Quest’ultimo prese in affitto numerosi locali della scuola e
l’Ente si fece carico della costruzione di un nuovo refettorio: il salone che oggi è destinato al
gioco dei bambini.
In quell’occasione fu commissionato al pittore Lodovico Pogliaghi un grande dipinto,
pagato 2.000 lire, rimasto appeso nel refettorio salone numerosi anni, per essere
successivamente collocato nell’ufficio della direttrice, dove è possibile ammirarne ancora
oggi lo splendore.
L’Asilo continuava ad avvalersi di un continuo flusso di offerte e lasciti testamentari; uno
degli articoli dello statuto prevedeva tra l’altro che i nomi dei benefattori fossero registrati su
una tabella costantemente esposta, inoltre, si rendeva merito ai benefattori più generosi,
commissionando per loro un ritratto a mezzo busto o addirittura a figura intera.
Per ragioni economiche, nel 1901 le insegnanti laiche furono sostituite con le suore
salesiane di Maria Ausiliatrice.
L’opera delle suore salesiane fu ispirata ai principi pedagogici di don Bosco, la cui azione
educativa produsse quei risultati straordinari per i quali gli furono riconosciuti grandi meriti
nel campo dell’assistenza e dell’educazione infantile.
Una decina furono le salesiane alla guida dell’Asilo: esse stabilirono con la dirigenza e con il
personale laico un’efficace collaborazione, la stessa stretta con il comitato delle benefattrici
chiamato “Visitatrici”, che operarono ininterrottamente dal 1883 al 1940, consolidando
l’organizzazione della tradizionale “Festa dell’albero di Natale”.
Dopo i difficili anni della guerra, gli amministratori dell’Asilo si impegnarono in iniziative
rivolte ad assicurare maggiore efficienza alla sede che, in oltre mezzo secolo, era stata più
volte ristrutturata. Fu così che venne deliberata la costruzione di un nuovo edificio: il 21
novembre 1926, con l’intervento di Umberto di Savoia, si svolse la cerimonia di posa
della prima pietra. Il 22 dicembre 1927 la sede venne inaugurata alla presenza delle
massime autorità.
Dal dopoguerra l’Asilo, che nella sua origine storica fu un istituto di beneficienza, col
prevalente fine di accogliere i bambini di famiglie povere, facendo propri gli orientamenti
della moderna pedagogia infantile, si trasformò in scuola di istruzione materna,
finalizzata a formare intellettualmente e moralmente i fanciulli.
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In seguito, nuove norme legislative in merito all’istruzione infantile, determinarono una
svolta nella storia dell’Asilo: il Comune di Varese promosse il “Consorzio delle Scuole
Materne” cittadine, nel quale fece confluire gli asili a gestione pubblica e quelli a gestione
autonoma, con propria personalità giuridica e già riconosciuti in Enti Morali.
Nel frattempo, le suore salesiane furono trasferite dalla Congregazione in altra sede, pertanto,
subentrarono le religiose dell’”Istituto Maestre Pie Filippini” dal 1976 al 1993, anno in
cui, fino ai giorni nostri, tutto il personale divenne laico.
La parità scolastica è stata acquisita il 28/02/2001, con atto n.488/3207.
Oggi la scuola vive dentro un riferimento, operativo e ideali più grande: la Federazione
Italiana Scuole Materne (FISM). Quest’ultima contribuisce a sostenere, potenziare e a
qualificare l’azione delle diverse autonome istituzioni, salvaguardandone la libertà. L’AVASM-
Fism varesina rappresenta un fattore di costruzione di solidarietà tra le scuole, in termini di
coordinamento dell’azione gestionale educativa e di aiuto reciproco.
2-LE SCELTE STRATEGICHE
Il regolamento interno presenta i principi generali, le norme di funzionamento e gli Organi
Collegiali della scuola. Lo strumento consente agli utenti di usufruire con consapevolezza e
con competenza dei servizi.
IL regolamento è visionabile da tutti gli utenti in quanto esposto in bacheca.
I bambini vengono accompagnati all’interno e affidati alle educatrici dai genitori provvisti di
green pass, mentre gli altri bambini vengono affidati al personale scolastico ed accompagnati
in classe.
I bambini saranno riaffidati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate
mediante compilazione di un modulo consegnato ad inizio anno scolastico.
In caso di coniugi separati, dovrà essere consegnata la documentazione relativa alla
separazione con dichiarazione della modalità di riaffido del minore.
Per il rispetto della comunità è opportuno che i bambini frequentino in buona salute per poter
stare con gli altri e svolgere serenamente tutte le attività organizzate.
Con la vigente normativa, non è obbligatorio il certificato medico per la riammissione, ma si
confida nell’attenzione e nella responsabilità di ogni genitore in caso di malattie infettive;
avvisare immediatamente la scuola nel momento in cui viene diagnosticata la malattia
infettiva.
Nel momento in cui viene accertato un caso di Covid 19 vengono messi in atto tutti i
protocolli necessari e in vigore in quel determinato momento.
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Si prega di comunicare sempre eventuali allergie: è richiesta obbligatoriamente la
certificazione medica.
In caso di indisposizione occasionale, è sufficiente comunicare all’insegnante eventuali
variazioni della dieta.
Per favorire l’autonomia, evitare: salopette, cinture, bretelle, abiti stretti. Non far indossare
oggetti di valore: catenine, bracciali e orecchini per evitare eventuali smarrimenti o infortuni.
Per ragioni di ordine pratico, onde evitare spiacevoli contrasti tra i bambini, o smarrimenti
non è consentito portare giochi a scuola.
Perché i bambini crescano in modo sano, seguendo una corretta alimentazione, li invitiamo ad
assaggiare tutti i cibi, spiegando l’importanza di una dieta varia ( è auspicabile che questo sia
fatto anche a casa).
“La ristorazione scolastica non deve essere vista solo come soddisfacimento dei fabbisogni
nutrizionali, ma deve essere considerata come importante e continuo momento di educazione
e di promozione della salute, diretto ai bambini, che coinvolge anche educatrici e genitori e
come straordinario momento di vita comunitaria”( Linee guida per una corretta ristorazione
scolastica ATS Insubria)
Il menù adottato dalla scuola è stabilito dall’ATS Insubria di appartenenza ed eventuali
modifiche vengono apportate dall’ATS.
Per festeggiare i compleanni, è vietato portare dolci fatti in casa; tutti i dolci devono essere
confezionati e riportare gli ingredienti in essi contenuti.
Materiale occorrente per la frequenza scolastica
- un cambio completo;
- grembiulino del colore preferito, contrassegnato dal nome; (un paio di scarpe o
pantofole da indossare al mattino prima di entrare in classe;
- salviettine umidificate e fazzoletti di carta;
- lenzuolino e copertina con nome per chi riposa nel pomeriggio.
SEGRETERIA
La documentazione richiesta dalla direzione è da consegnare obbligatoriamente ogni
qualvolta richiesti.
In particolare:
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- il modello ISEE per attribuzione della quota mensile ;
- il certificato di vaccinazioni del proprio bambino (in caso di mancata consegna la
scuola è tenuta a dare comunicazione all’A.S.L. di competenza);
- i certificati di lavoro attestanti luogo ed orari della propria mansione per
accedere ai servizi di prescuola e/o doposcuola;
- compilazione del modulo per le deleghe* di terzi (nonni, parenti, amici,
babysitter) a ritirare i propri bambini dalla scuola, con allegata/e la/e copia/e di un
documento d’identità;
- documentazione medica relativa ad allergie, intolleranze o alla necessità di
somministrazione farmaci salvavita.
N.B. * I delegati fanno le veci dei genitori “in tutto e per tutto”, pertanto, oltre a portare e
ritirare i bambini, viene loro riconosciuta la totale responsabilità decisionale del genitore
stesso: per questo motivo, le insegnanti sono autorizzate a dare qualunque tipo di
comunicazione ai delegati.
APPLICAZIONI TARIFFARIE E QUOTE VARIE
Gli importi per la frequenza annuale in 10 rate mensili da settembre a giugno, sono applicati
su presentazione dell’ ISEE, secondo le vigenti condizioni della Convenzione con il Comune
di Varese.
FASCE ISEE FISSO PRESCUOLA DOPOSCUOLA
Da 0 a 4.000€ 30,00 25,00 40,00
Da 4.001 ad 8000€ 50,00 25,00 40,00
Da 8001 a 20000€ 72,00 25,00 40,00
Da 20001 a 30000€ 80,00 25,00 40,00
Da 30001 a 45000€ 92,00 25,00 40,00
OLTRE 45000€ 129,00 25,00 40,00
NON RESIDENTI 135,00 25,00 40,00
PASTI X TUTTI 5,00 x 1
- Quota obbligatoria per l’assicurazione infortuni di € 5,00.
- Quota obbligatoria per iscrizione al primo anno scolastico 60,00€
- Quota per il rinnovo dell’iscrizione relativa agli anni scolastici successivi di € 65,00.
- Quote da definire per eventuali uscite didattiche e/o ludiche e per la psicomotricista.
Le sopracitate quote possono subire delle variazioni, a seconda della Convenzione e delle
scelte economiche del Consiglio.
L’iscrizione all’anno successivo a quello in corso si intende rinnovata automaticamente
di anno in anno nel mese di gennaio e la quota verrà inserita nel bollettino di Febbraio.
STRUTTURE E SERVIZI DELLA SCUOLA
L’Asilo Infantile Veratti offre il proprio servizio ai bambini di età compresa tra i due anni e
mezzo (bambini nati tra il 1 gennaio e il 30 aprile, i quali compiono due anni nell’anno in cui
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si desidera iscriverli) e i cinque/sei anni. Inoltre, dall’anno scolastico 2013-2014 accogliamo
nella sezione Primavera i bambini nati tra il 1 maggio e il 31 dicembre, i quali compiono i
due anni nell’anno in cui si desidera iscriverli.
La scuola dispone di un servizio ristorazione interno.
Nel suo interno la scuola è dotata di numerosi spazi educativi:
- Sei aule luminose e spaziose, ciascuna identificata da un colore dominante: la classe
azzurra, la classe rosa, la classe verde, la classe arancione, la classe gialla e la classe
primavera. Lo spazio all’interno di ciascuna classe è suddiviso in “angoli” aperti, atti a
favorire il gioco di ciascun bambino, nonché, le proposte educativo-didattiche
dell’insegnante.
I tavoli e le seggioline colorate hanno diversi utilizzi: giocare, disegnare, manipolare,
inventare, costruire, guardare libri, pranzare, a volte, osservare l’ambiente circostante,
nonché, socializzare.
L’età dei bambini nelle classi è eterogenea va dai 3 ai 5 anni , solo nella classe primavera il
gruppo è omogeneo (2 anni).
- La classe Arcobaleno: una grande aula destinata prevalentemente ai servizi di pre-scuola e
dopo-scuola, anch’essa strutturata in modo simile alle classi.
- La classe Lilla: un’aula multifunzionale per i laboratori, arredata in maniera da permettere
attività musicali, motorie e proiezioni.
- La biblioteca: uno spazio dedicato ai libri, gestito dai genitori per quanto concerne il
prestito, dotato di scaffali appositi e di un grande tappeto.
- Un salone suddiviso in aree di gioco: una motoria attrezzata con scivoli, “sali-scendi” e
tunnel; una dedicata al gioco simbolico, caratterizzata da una casetta, un appendiabiti,
delle cucine in legno per bambini, un angolo “specchio”; una costituita da costruzioni di
vario genere (cuscini morbidi, duplo giganti), un angolo per giocare con gli animali della
fattoria e della giungla, inseriti nei propri habitat realizzati dai bambini stessi.
Gli angoli sono dotati di tappeti appositi.
- La stanza della nanna”: uno spazio deputato al riposo pomeridiano (circa un’ora e
trenta/due), la cui illuminazione funzionale al fine preposto è garantita da tende ignifughe
verde-acqua, dai colori delle pareti, ove sono stati dipinti un prato, il mare e un cielo
trapuntato di stelle, nonché, dai lettini di colore blu (a norma).
- Tre servizi igienici, costituiti da diversi vasi a misura di bimbo, nonché, da lavabi a vasca
con miscelatori a pressione, il sapone liquido inserito in dispenser e la carta a strappo
ecologica usa e getta. Uno di questi bagni presenta una parte attrezzata per i bambini
appartenenti alla sezione Primavera, infatti, è stato dotato di un fasciatoio, di una idonea
scaletta e di una vasca.
La fisionomia della scuola è arricchita da:
- l’atrio per l’accoglienza dei bambini
- due spaziosi corridoi con gli armadietti dei bambini e alcune panchine
- la saletta per i colloqui tra i genitori e le insegnanti
- la segreteria
- la direzione, utilizzata anche come sala riunioni
- due servizi igienici per i dipendenti
- due spogliatoi per gli adulti
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- una grande cucina
- una dispensa
- una lavanderia
- una sala da pranzo per adulti, utilizzata dalle cuoche, dal personale ausiliario, dalla
direzione (direttrice e segretaria).
Vi sono inoltre tre spazi esterni:
- Un grande giardino alberato, attrezzato con tricicli, monopattini e grandi giochi da
esterno, come il castello, gli scivoli, il treno e i cavalli a dondolo.
- Un piccolo cortile, per la sezione Primavera, attrezzato con alcuni tricicli, due scivoli,
una piccola altalena, una casetta, una sabbionaia.
- Un grande cortile destinato al parcheggio delle auto, ad uso esclusivo del personale,
utilizzabile dai bambini solo per eventuali uscite di emergenza.
SERVIZI PARASCOLASTICI
La scuola offre il servizio di prescuola e doposcuola: per usufruire di tale servizio/i è
obbligatorio consegnare in segreteria i certificati di lavoro di entrambi i genitori
all’atto dell’iscrizione del bambino.
ORGANI DI PARTECIPAZIONE SOCIALE
Le modalità di composizione, organizzazione e funzionamento, nonché, le competenze sono
definite nel terzo capitolo del Regolamento della scuola, dall’articolo 23 all’articolo 34):
1. Il Consiglio di Scuola, che si rinnova annualmente, si compone di:
- Un rappresentante dei genitori per ogni sezione
- La coordinatrice
- Le insegnanti
- Un rappresentante del personale ausiliario
- Il Presidente del Consiglio di Amministrazione o suo delegato
Il Consiglio di Scuola, che si riunisce almeno due volte l’anno, nella sua prima seduta
provvede alla nomina del proprio Presidente, eletto sempre tra i rappresentanti dei
genitori. Il rappresentante di sezione riveste il ruolo di mediatore, collaboratore,
coordinatore, relativamente al rapporto tra le famiglie e la scuola, riguardo a iniziative e/o
problematiche: egli ha come figura di riferimento la direttrice, la quale, a sua volta, discute le
tematiche in collegio docenti.
Il Consiglio di Scuola ha il compito di coordinare attività di informazione e di
collaborazione fra il personale scolastico e i genitori, di sostenere le attività educative e di
promuovere incontri formativi con esperti.
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2. Il Collegio delle Insegnanti è un organo composto da tutte le insegnanti e dalla
coordinatrice: il suo compito è progettare, documentare e verificare le attività educativo-
didattiche della scuola; inoltre, l’équipe cura e promuove i rapporti sia con le famiglie,
attraverso incontri collegiali e individuali, sia col territorio e con le altre agenzie educative, in
particolare, con gli Asili Nido e le Scuole Primarie, per promuovere la continuità educativa.
3. Il Consiglio di Sezione è composto dalle insegnanti della sezione, dalla direttrice e dai
rappresentanti dei genitori: esso svolge le stesse funzioni del Collegio delle Insegnanti,
interpretandole e adattandole alla caratteristiche peculiari della sezione. In particolare,
promuove e favorisce una maggiore collaborazione fra la Scuola e le famiglie.
ORARIO SCOLASTICO
La Scuola dell’infanzia funziona nei giorni feriali, escluso il sabato.
Le fasce orarie per la frequenza sono così stabilite:
- pre-scuola dalle h 7.30 alle h 8,30
- entrata dalle h 9.00 alle h 9.20
1° uscita pomeridiana alle h 13.15 (il cancello si chiude alle h 13.30)
2° uscita pomeridiana dalle h 15.10 alle h 15.30
- dopo-scuola dalle h 15.30 alle h 18.00: a partire dalle h 16.30 è possibile ritirare i
bambini, fino alle h 18.00, orario in cui si chiude il cancello.
Si prega di attenersi a tali orari nel rispetto dei bambini e del personale. In caso di eccezionale
ritardo, si deve avvisare la scuola.
STRUTTURE E SERVIZI CHE GLI ENTI LOCALI O ALTRI METTONO A DISPOSIZIONE DELLA
SCUOLA
L’assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Varese, visto la convenzione tra gli Enti e il
Comune di Varese, garantisce alla scuola:
- nel caso di accoglienza di bambini diversamente abili, l’assistenza ad personam”, “nei
limiti dello stanziamento previsto nel bilancio comunale, secondo quanto ritenuto congruo
dal funzionario competente, sulla scorta della documentazione redatta dall’ATS”(v.
Convenzione, art.4).
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3-L’OFFERTA FORMATIVA
“La Scuola dell’infanzia accoglie i bambini in età prescolare. Si propone fini d’educazione, di
sviluppo della personalità infantile sotto l’aspetto psicofisico, morale e religioso,
d’assistenza e di preparazione all’individuo, integrando l’opera della famiglia La
Scuola dell’infanzia accoglie i bambini d’ambo i sessi, con preferenza per quelli domiciliati nel
rione in cui la scuola ha sede…” (art.2 dello Statuto).
“La determinazione delle finalità della Scuola dell’Infanzia deriva dalla visione del bambino
come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli
adulti, l’ambiente e la cultura. In questo quadro la Scuola dell’Infanzia deve consentire ai
bambini e alle bambine frequentanti di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine
all’identità, all’autonomia, alla competenza ed alla cittadinanza”.
L’Asilo Infantile Veratti è una scuola dell’infanzia paritaria, con ispirazione cattolica e
nell’erogazione dei servizi si tengono presenti i principi d’eguaglianza e imparzialità
nel rispetto di tutte le culture.
L’Asilo Infantile Veratti è un ambiente sereno, accogliente, aperto a tutti i bambini di
tutte le nazionalità nel rispetto delle caratteristiche peculiari di ciascuno.
Per scelta organizzativa e per come sono strutturati gli spazi della scuola i genitori accedono
ad accompagnare e prendere i bambini direttamente nelle classi, ma senza soffermarsi poi le
addette passano ad igienizzare tutti gli armadietti e porte.
La scuola pone l’accento sull’importanza del gioco in tutte le sue forme: strutturato, semi-
strutturato, simbolico, imitativo, di ruolo e libero, perché fondamentale è la sua valenza
educativa. Il gioco è la risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione, poiché riguarda
l’aspetto cognitivo (giocando si interpreta l’ambiente, si prevedono situazioni di causa-effetto,
si elaborano strategie), l’aspetto sociale (giocando si interagisce con l’adulto e i pari), l’aspetto
affettivo (consente di trasformare la realtà secondo i propri bisogni) ed espressivo (giocando
si interpretano ruoli, si rivivono esperienze passate, si rafforza la propria identità).
L’interazione tra i pari e con gli adulti è un aspetto essenziale nella relazione educativa,
perché i bambini, sentendosi liberi di esprimere i propri sentimenti, i bisogni o le ansie,
tramite la discussione e la rielaborazione, possono trovare delle soluzioni ai problemi e
confermare la propria esistenza.
L’esplorazione della realtà permette ai bambini di acquisire delle competenze: la scuola cura
spazi atti a favorire esperienze in cui si possa esplorare e ricercare strategie di pensiero.
Il bambino viene accompagnato nel prendere coscienza di e dei propri talenti, a
elaborare creativamente la realtà, nonché, a incontrarla. E’ dato rilievo al “fare” ed alle
esperienze dirette con la natura, le cose, i materiali, valorizzando gli interessi, le
proposte e le iniziative del bambino.
La scuola, attenta ai bisogni speciali di alcuni bambini, attiva laboratori ad hoc e
incontra, con il benestare della famiglia, il personale medico/educativo preposto
all’aiuto degli stessi.
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La scuola riconosce il valore dell’unicità di ciascun soggetto, valorizzando le diversità
culturali nell’attuare progetti educativi atti a favorire il rispetto, la conoscenza e
l’integrazione.
E’ una scuola caratterizzata dall’intenzionalità educativa e dalla progettualità.
I percorsi didattici e le esperienze sono proposti, nell’ambito di una progettazione
consapevole, dall’équipe d’insegnanti, le quali si riuniscono ogni quindici giorni in collegio
docenti, al fine di progettare, valutare, verificare, documentare, nonché, per confrontarsi
relativamente alle azioni educative.
Per quanto concerne il rapporto con i genitori, la scuola accoglie il bambino con la sua storia
e la sua famiglia, pertanto, ci impegniamo nel creare un clima di cooperazione, di
corresponsabilità e di confronto, affinché, insieme sia possibile accompagnare e sostenere il
bambino nel processo di crescita.
Le proposte atte a favorire la concretizzazione dei sopracitati principi sono:
- Nel mese di dicembre/gennaio, le giornate di “Open day”;
- nel mese di maggio, l’invito per i neo-iscritti insieme ai propri genitori a trascorrere
una mattina a scuola;
- nel mese di giugno , i colloqui personali con l’insegnante di classe per i genitori dei
nuovi iscritti e le assemblee di sezione;
- nel mese di ottobre/novembre, l’elezione dei rappresentanti dei genitori e la
convocazione del Consiglio di scuola;
- i momenti di “incontri in allegria”: festa dei nonni, festa di Natale, festa dei Saluti;
- il progetto biblioteca;
- l’organizzazione di varie iniziative, quali mercatini, mostre, raccolte fondi;
- momenti formativi dedicati ai genitori, realizzati in collaborazione con esperti della
tematica proposta
- colloqui personali tra insegnante e genitori nel corso dell’anno (circa due)
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
I criteri guida del progetto sono indicati ministerialmente dalle “Indicazioni Nazionali per il
Curricolo della Scuola dell’Infanzia”, testo del 4 settembre 2012.
Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata
alla scuola. E’ un testo aperto, assunto da ogni scuola e contestualizzato. E’ compito della
scuola promuovere attività significative.
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Le attività educative devono offrire occasioni di crescita in un contesto orientato al benessere,
alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età.
Le finalità della scuola materna sono: promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
delle competenze e del senso di cittadinanza.
Consolidare l’identità: significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio Io,
imparando a conoscere se stessi, persone uniche e irripetibili, in relazione con gli Altri.
Sviluppare l’autonomia: autostima, fiducia in e negli altri, per provare a fare da ,
esprimere le proprie opinioni e i propri sentimenti, operare scelte consapevoli.
Acquisire competenze: attraverso l’esperienza ludica, il bambino incontra la realtà, la
elabora, la vive da protagonista in modo competente.
Sviluppo del senso di cittadinanza: significa interiorizzare il senso del Bene comune”,
imparando a gestire eventuali contrasti con regole condivise, che si definiscono attraverso le
relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro,
riconoscendo i diritti e i doveri di ciascuno.
La realizzazione dei percorsi proposti passerà attraverso un metodo attivo fondato su cinque
principi:
1- la qualità della relazione educativa
2- la centralità del bambino nel suo ambiente di vita originale
3- la “ricchezza formativa” della vita quotidiana
4- l’ambiente intenzionalmente organizzato e finalizzato
5- l’apertura alla realtà secondo la totalità dei suoi elementi costitutivi.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi permettono al bambino, accompagnato
con cura e professionalità, di apprendere.
I campi d’esperienza offrono situazioni, immagini, linguaggi capaci di evocare, stimolare,
accompagnare apprendimenti:
- Il sé e l’altro
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni, colori
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo
- Oggetti, fenomeni, viventi
- Numero e spazio
Le competenze in Chiave Europee
I Campi D’Esperienza
1-COMPETENZA ALFABETICA DI BASE
I DISCORSI E LE PAROLE
2-COMPETENZA MULTILINGUISTICA
I DISCORSI E LE PAROLE
3-COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA,
SCIENZE E TECNOLOGIA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
4-COMPETENZA DIGITALI
IMMAGINI, SUONI E COLORI
5-COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE,
IMPARARE AD IMPARARE
IL SE’ E L’ALTRO
6-COMPETENZA ALLA CITTADINANZA
TUTTI
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7-COMPETENZA IMPRENDITORIALE
TUTTI
8-COMPETENZA DELL CONSAPEVOLEZZA
ED ESPRESSIONE CULTURALE
IMMAGINI,SUONI E COLORI
CORPO E MOVIMENTO
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, secondo le nuove indicazioni, è
ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze base,
importanti per la sua crescita personale, quali riconoscere ed esprimere le proprie emozioni,
interiorizzare regole socialmente condivise, sviluppare l’autostima e la fiducia verso l’Altro,
porre domande di senso su questioni etiche e morali, cogliere diversi punti di vista. Inoltre, il
bambino dovrebbe essere in grado di raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze
vissute, comunicare attraverso una pluralità di linguaggi, utilizzando con sempre maggiore
proprietà la lingua italiana.
Il percorso triennale mira a sviluppare anche le abilità logico matematiche, spazio-temporali,
a rilevare le caratteristiche di eventi, oggetti, situazioni, nonché, formulare ipotesi, ricercare
soluzioni a situazioni problematiche. Si pone attenzione alle modalità d’espressione sia dal
punto di vista linguistico sia dal punto di vista contenutistico, rilevando, tra l’altro, la
sensibilità inerente alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
La progettazione a cura del Collegio Docenti prevede:
- la stesura del progetto annuale, il progetto inserimento, i microprogetti e la
proposta di laboratori specifici secondo l’età e le necessità educative.
- la scelta metodologica: le insegnanti, nel rispetto dell’età, dei bisogni e degli interessi dei
bambini, elaboreranno proposte educative atte a favorire l’apprendimento ludico,
stimoleranno la comunicazione, la discussione e la libera ricerca delle soluzioni.
- La verifica periodica delle attività proposte.
- L’osservazione dei singoli e dei gruppi è fondamentale per elaborare le proposte
educative e didattiche: le insegnanti si avvalgono di strumenti specifici di osservazione.
Nello specifico sono: Questionario conoscitivo per i nuovi bambini , Indicatori di
osservazione nei primi giorni di scuola, Osservazione iniziale, Stesura della descrizione
Crescere insieme e Stesura del profilo finale.
- La documentazione, intesa come testimonianza di un percorso di crescita, rendendo
visibili le competenze e i bisogni dei bambini, attraverso i loro operati e la trascrizione dei
pensieri e delle parole degli adulti. La documentazione delle attività avviene tramite la
raccolta di foto, video, appunti, registrazioni, disegni, nel rispetto della normativa sulla
privacy.
A fine anno, un profilo descrittivo redatto dall’insegnante, relativo al percorso di ogni
bambino, viene presentato alla famiglia e conservato nel portfolio nell’archivio della
Scuola.
I momenti di confronto collegiale costituiscono l’ambito di riflessione rispetto agli esiti del
percorso educativo/didattico e alla possibilità di identificare le azioni correttive.
Si considerano momenti per la valutazione:
- l’analisi della situazione di partenza tramite l’osservazione;
- la verifica mensile dei microprogetti;
- la verifica conclusiva di ciascun laboratorio;
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- la verifica conclusiva del progetto annuale;
- l’autovalutazione annuale finale della qualità della scuola
La valutazione riguarda la verifica del lavoro svolto sul piano educativo e didattico e si esplica
in forme collegiali di autovalutazione sull’intera programmazione. La valutazione dei
traguardi di sviluppo dei singoli bambini e del gruppo si sviluppa sulla base di osservazioni
periodiche, dal confronto fra le insegnanti e con le famiglie e si esprime nella redazione di
profili individuali.
La valutazione pone in essere una riflessione pedagogica inerente alla proposta
educativo-didattica della Scuola.
La nostra scuola d’ispirazione cattolica , traduce la propria identinei progetti educativi ivi
riportati. La nostra proposta culturale parte dalla visione cristiana della persona e, quindi,
dell’educazione, cercando di affermare la dimensione umanistica, sapienziale e spirituale del
sapere” (v. Nota pastorale della CEI). Desideriamo sviluppare il senso del vero, del Bene e del
Bello, orientando una progettualità volta allo sviluppo integrale del bambino.
Inoltre, nel corso dell’anno, proponiamo alle famiglie e ai bambini momenti d’incontro in
collaborazione con la chiesa locale di riferimento, la parrocchia di San Vittore: la benedizione
dei bambini in settembre, una preghiera in occasione della festa di Ognissanti e altre iniziative
da concordare in corso d’anno.
Progetto di I.R.C.:
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia si prefigge di educare il
bambino alla scoperta del valore della dignità della propria persona, come figlio di Dio, ma
soprattutto intende far comprendere al bambino che la propria vita, come tutto il creato, è un
dono meraviglioso di Dio Padre, un padre creatore che ama le sue creature e le chiama a
cooperare, a scoprire e a godere della sua opera.
Le attività in questo offrono occasione per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini,
aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro
patrimonio di esperienza e contribuendo a rispondere ai bisogno di significato di cui anch’essi
sono portatori.
Attraverso l’espressione e la comunicazione con parole e gesti i bambini vengono aiutati a
maturare il rispetto e la gioia di stare insieme scoprendo come Dio ha cura di noi. Tutta la
giornata è vissuta nel riferimento ai valori Cristiani. C’è apertura e accoglienza nei confronti
delle altre espressioni della religiosità, tuttavia la testimonianza che caratterizza e esprime la
scuola è quella della fede cattolica.
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Progetto Inserimento
Il progetto inserimento consiste in un percorso molto attento all’osservazione e alla cura dei
bisogni dei nuovi iscritti e del rientro dei bambini già frequentanti , considerando la
necessità dei bambini di sentirsi ascoltati, accolti e seguiti. Le insegnanti, attraverso
l’osservazione sistematica dei bambini, secondo i seguenti indicatori, rileveranno:
* modalità di distacco dai genitori
* approccio al nuovo ambiente
*comportamento verso i compagni e le insegnanti
* giochi e spazi preferiti
I dati raccolti, oltre a dare uno sguardo di conoscenza sulla classe e sui singoli bambini e
permettere una funzione di sostegno e ascolto nell’immediato dei bisogni dei bambini,
potranno essere usati per modulare e regolare la progettazione futura e introdurre
strategie mirate.
Quest’anno è stata sperimentata modalità svedese definita “ambientamento condiviso” :
L’ambientamento partecipato propone a genitori e bambini/e di abitare gli spazi del servizio
educativo per un tempo prolungato nei primi giorni di frequenza. Il senso profondo che
muove questa innovativa proposta è quello di permettere a genitori e bambini di vivere
insieme la quotidianità del nuovo ambiente partecipando attivamente alle diverse routine che
si susseguono durante la giornata, sperimentando spazi, tempi, materiali in modo condiviso e
imparando a conoscere educatrici, educatori, insegnanti e gli altri bambini e bambine.
I nuovi iscritti possono così beneficiare del rassicurante accompagnamento dei propri genitori
per un tempo lungo e disteso che permette loro di familiarizzare con luoghi, abitudini e
persone appoggiati alla base sicura rappresentata da mamme e papà. Inoltre, gli stessi
genitori possono gustare appieno il sapore della vita alla scuola dell’infanzia, imparando a
propria volta a conoscere sia le diverse proposte e routine, sia i compagni dei propri figli/e
che i professionisti.
La conoscenza e il coinvolgimento attivo nella quotidianità permette ai genitori, sia di
rassicurarsi rispetto alla qualità delle esperienze e delle relazioni offerte dal servizio
educativo che di poter meglio comprendere come si svolge la vita in sezione, favorendo così,
nei giorni successivi all’ambientamento, una loro maggior serenità nel salutare il proprio
figlio/a al mattino. E, come ben sappiamo, se il genitore è sereno, anche per i bambini e
bambine è più agevole salutare la propria mamma o papà in ingresso e vivere più
gioiosamente la propria esperienza a scuola.
Inoltre, l’ambientamento partecipato favorisce il processo di costruzione della relazione tra
tutti gli attori in gioco nonché nella promozione dell’alleanza con i genitori, elemento che
riteniamo tutti così centrale per il potenziamento della nostra azione educativa professionale.
Si rivelano diversi vantaggi anche per gli insegnanti, in primis l’opportunità di avere a
disposizione un tempo prezioso e fecondo per intrecciare la relazione con genitori e bambini.
Inoltre, i giorni dedicati alla compresenza di mamme e papà coi loro figli a scuola
rappresentano per educatrici e insegnanti momenti importanti anche per la possibilità di
osservare in presa diretta le modalità relazionali esistenti tra genitori e bambini e di poter
così a propria volta riproporre ai piccoli una continuità di pratiche che consenta loro di
sentirsi accompagnati da cure sensibili e familiari.
In questo approccio il genitore non è solo ospite della scuola ma protagonista. Nei giorni di
totale immersione nel servizio il genitore non solo accompagna il suo bambino nel passaggio
da casa a scuola, ma ha anche la possibilità di raccontarsi come papà o mamma alle insegnanti
e con loro definire e concordare il percorso da fare. In questo modo insegnanti e genitori
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vivono INSIEME la scuola, un’esperienza coinvolgente e profonda. E’ in questo essere insieme
che si costruiscono fin da subito le basi della relazione di fiducia e alleanza.
Progetto Indipote
Progetto inerente l’attivita’ di individuazione precoce e potenziamento dei DSA in
collaborazione con la Neuropsichiatria Infantile (NPI) e l’USP di Varese.
Si parte dall’ osservazione Sistematica dei bambini di 5 anni, compilando delle schede di
osservazione specifiche. Ai bambini che risultano carenti nelle competenze si attua un
percorso di potenziamento alla fine del quale si rivalutano le competenze; nel caso in cui non
si sono notati cambiamenti il nominativo può essere trasmesso, previo consenso della
famiglia, al NPI e preso in carico per attuare un eventuale percorso riabilitativo.
Progetto d’integrazione per bambini diversamente abili
La scuola garantisce pari opportunità di accesso e di frequenza, attraverso un sistema di
azioni finalizzate all’integrazione scolastica e sociale, in particolare: l’accoglienza de
bambino e della sua famiglia, il potenziamento del personale, al fine di accompagnare il
percorso educativo, nonché, favorire le relazioni tra i pari. Oltre a ciò, a seconda delle tipologie
del deficit o delle esigenze specifiche, viene steso un Piano Educativo Individualizzato, atto
a proporre percorsi didattici ad hoc. Inoltre la continuità tra la scuola e la famiglia e di
collaborare con gli specialisti dell’A.t.s., i quali seguono il bambino dal punto di vista
diagnostico e terapeutico.
Inoltre vengono proposti dei laboratori in piccolo gruppo per i bambini a cui sono rilevati dei
bisogni educativi speciali (BES):
Progetto biblioteca: “Un libro? Sì, grazie!”
Il progetto, in collaborazione con i genitori, favorisce l’incontro tra i bambini e il mondo dei
libri: ogni quindici giorni ogni classe ed insegnanti vanno in biblioteca della scuola a scegliere
un libro da portare a casa. La finalità è quella di offrire ai bambini e alle famiglie l’opportunità
di scoprire il piacere della lettura, imparare un ascolto reciproco tra adulti e bambini ed
apprezzare il valore dei libri come patrimonio di tutti e quindi imparare ad averne cura.
Inoltre, la scuola ha aderito a due iniziative : Io leggo perché e la partecipazione a letture
animate presso la Biblioteca Comunale.
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Progetto continuità scuola dell’infanzia – scuola primaria
La scuola propone un percorso di raccordo con alcune scuole primarie di Varese (con i
bambini della V° classe), volte a rendere continue e complementari le esperienze compiute dal
bambino all’interno delle diverse istituzioni, in modo tale da poterli collocare in una
prospettiva di sviluppo educativo verticale oltre che orizzontale.
Progetto psicomotricità
La psicomotricità è una disciplina che riguarda l’ambito socio-educativo e che viene svolta in
contesti scolastici o in strutture che hanno come obiettivo il potenziamento dello sviluppo
del bambino. E un approccio globale che promuove il benessere dell’infanzia sostenendo il
processo evolutivo del bambino in una dimensione ludica di gioco, azione ed interazione.
L’intervento psicomotorio, riguardando l’ambito educativo/preventivo, è rivolto a tutti i
bambini e si propone di favorire uno sviluppo armonico e completo, valorizzando
l’integrazione delle diverse funzioni: motoria, emotiva, intellettiva e sociale
L’approccio psicomotorio rinforza i processi di individuazione, di socializzazione e creatività
ed aiuta il bambino ad esprimere la propria emotività individuando nel corpo e nel
movimento uno strumento di mediazione con ciò che lo circonda. In questo modo vengono
attivate le risorse specifiche di ciascun bambino attraverso esperienze emotive e relazionali
positive in un contesto di prevenzione e non di terapia. L’attività motoria diventa quindi
educazione e scoperta delle proprie potenzialità.
Con l’insegnante Maria Esposito,insegnante della nostra scuola al mattino per il sostegno,
oltre che psicomotricista, proponiamo un percorso di 10 incontri a gruppo.
Laboratorio grafo-motorio per tutte le classi
Il progetto è nato qualche anno fa, in seguito alla formazione delle docenti con la grafologa
dott.ssa Susanna Primavera. La scrittura è una particolare azione che necessita movimenti
specifici e caratteristici da attivare entro precisi vincoli temporali e spaziali. Ecco perché
diventa essenziale proporre a tutti i bambini (dai tre ai cinque/sei anni) attività continuative e
di graduale e crescente difficoltà, di identificazione e discriminazione degli schemi motori. Tali
attività, attraverso il principio della gradualità, favoriranno l’apprendimento e
l’automatizzazione di gestualità efficienti e propedeutiche alla scrittura.
Piccoli e mezzani: Il progetto nasce dall’esigenza di proporre ai bambini, delle tre fasce d’età,
delle attività mirate volte al consolidamento di alcune capacità nel tracciare segni, riconoscere
forme non solo con gli occhi ma anche con le mani, coordinare i movimenti delle mani e degli
occhi, abituarsi a riconoscere e memorizzare forme e procedimenti per poi arrivare al difficile
traguardo della scrittura e della lettura.
Poiché la scrittura è la rappresentazione grafica di ciò che diciamo, per poter scrivere il
bambino ha bisogno di raggiungere alcuni traguardi motori, buona capacità di
discriminazione visiva, coordinazione e organizzazione spaziale.
Per arrivare all’apprendimento della scrittura manuale è necessario che il bambino abbia
raggiunto un adeguato livello di competenze in diversi ambiti, a partire da quello visivo,
spazio-visivo e motorio.
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Attraverso il progetto grafo motorio si vuole proporre un percorso completo tale da
permettere a ciascuno lo sviluppo di prerequisiti cognitivi e strumentali, utili per affrontare
con più facilità i successivi apprendimenti scolastici. Pertanto si sono pensati, mantenendo
una forma ludica, esercizi mirati a sviluppare la conoscenza corporea, la coordinazione oculo-
manuale e l’equilibrio in un’ottica di potenziamento delle abilità pre-alfabetiche ed apprendimento
del calcolo.
Grandi: Il viaggio proposto invece ai bambini più grandi, partirà da una linea per poi giungere
ad un’esperienza che permetta ad ognuno di loro di acquisire maggiore consapevolezza delle
potenzialità del linguaggio grafico attraverso il fare. Il percorso prende forma strada facendo,
acquista significato attraverso l’espressione linguistica e ciò che lo sguardo incontra. La
direzione è quella del piacere e del fare, mantenendo in connessione la mano, il pensiero e il
linguaggio. Le attività inerenti all’espressione linguistica favoriranno una maggiore
acquisizione del linguaggio come strumento che consente al bambino l’autoaffermazione e
l’estrinsecazione degli stati emotivi, dei desideri e dei vissuti personali, auspicando
l’incremento dell’acquisizione di strutture e modelli linguistici sempre più complessi. Dopo
una parte iniziale, grafica e linguistica, il progetto si concluderà con un compito di realtà che
coinvolgerà i bambini nell’invenzione di una storia attraverso l’utilizzo della forma teatrale del
Kamishibai.
Educazione civica: Educare al Noi.
L’introduzione nel proprio curricolo dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica alla
scuola dell’infanzia è previsto dalla legge del 20 agosto 2019 n.92, attraverso “iniziative di
sensibilizzazione della cittadinanza responsabile”.
Tale insegnamento non costituisce una disciplina a stante, ma un insegnamento trasversale
alle altre materie in virtù della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze
attese.
Attraverso la mediazione del gioco, delle attività educative e didattiche e delle attività di
routine i bambini potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in
cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita
e per i beni comuni.
Il principio della trasversalità dell’educazione civica richiama la globalità dell’esperienza
scolastica e richiama tre grandi temi:
- costituzione:i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli
ambienti di convivenza (codice della strada, regolamenti scolastici ecc..).
- sviluppo sostenibile: l agenda 2030 dell’ONU ha fissato i 17 obiettivi da perseguire
entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile. Tali obiettivi
riguardano la salvaguardia dell’ambiente di vita quindi città, persone e salute, quindi i
temi possono riguardare l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli
animali e i beni comuni, la protezione civile.
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- Cittadinanza digitale:la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e
responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali. Consentire l’acquisizione di
informazioni e competenze utili a migliorare il modo di stare nel mondo e nello stesso
tempo mettere i giovani al corrente dei rischi e insidie che l’ambiente digitale comporta.
PROGETTO MUSICALE: “IL RISVEGLIO MUSICALE”
Il progetto nasce dall’esigenza di proporre ai bambini delle attività mirate e volte al
consolidamento di alcune capacità come favorire la concentrazione, l’ascolto e l’espressione
musicale.
Il termine “risveglio” è stato scelto perché in ognuno di noi è presente una sensibilità al
mondo sonoro e musicale che ha bisogno di essere scoperta e sviluppata.
Il corso mira a fondare una consapevolezza articolata della realtà sonora e musicale, mediante
attività esplorative e produttive condotte in forma reciprocamente integrate e inserite in
contesti sovra-disciplinari significativi per il bambino: gioco, senso motorio,
drammatizzazione, audiovisivi, multimedialità.
Le attività di sensibilizzazione percettiva hanno per oggetto non solo gli eventi più
propriamente musicali, ma ogni possibile stimolo acustico.
Nel laboratorio si darà molta importanza al processo di narrazione attraverso i suoni, la
musica, il corpo e il movimento. Attraverso la partecipazione attiva alla creazione di ritmiche
e suoni di gruppo, o ascolti guidati e attivi, si coinvolgeranno i bambini nello sviluppo della
consapevolezza sonora di base, attraverso l'uso di materiale di vario genere (immagini e
disegni associati a basi musicali registrate o suonate). La scoperta dell'espressività del corpo e
della voce e lo sviluppo delle abilità percettive e di ascolto dell'altro permetteranno ai
partecipanti di sperimentare nuovi piani di comunicazione e migliorare la fiducia in se stessi e
negli altri. Nell’ambito della sessione si lavorerà sulla creazione della relazione, sul rapporto
"io e gli altri", sul corpo, sulla voce, sullo spazio (come ci si muove in esso, i vari livelli e la
traccia corporea) e sulle emozioni, utilizzando la didattica ludica, accompagnando il
movimento con il suono della voce, delle percussioni, di brani musicali.
LABORATORIO TEATRALE
I bambini percepiscono istintivamente il gioco di finzione e si lasciano coinvolgere con
entusiasmo nelle storie ma, non essendo attori, non devono 'recitare'. Il loro compito è
semplicemente giocare. Giochi propedeutici basati sul FACCIAMO FINTA DI, giochi di
relazione e di contatto per incoraggiare la SOCIALIZZAZIONE e l'ascolto guidato. Nel gioco del
teatro non ci sono vincitori o vinti, non c’è il giusto o lo sbagliato, c’è soltanto la libertà di
esprimersi e di dar forma alle proprie idee, pensieri e sentimenti!
Fare teatro fa bene ai bambini, perché attraverso il teatro il bambino esplora stesso e gli
altri, le proprie emozioni, il proprio corpo e lo spazio intorno a lui. L’intento è quello di
guidare i bambini, attraverso l’esperienza diretta. Usare il gioco di ruolo, la “creazione di un
personaggio”, il come se” le emozioni e la comprensione dei vari piani che concorrono alla
creazione di una piccola improvvisazione.
Agendo, inoltre, sulle emozioni toccando le corde più profonde della vita affettiva,
arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità armonica
puntando sul divertimento. La finalità di questo laboratorio è insegnare all'inclusione e al
senso di appartenenza e alla fiducia in sé stessi.
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LABORATORIO LINGUISTICO “LA CASA DEI SUONI E DELLE PAROLE.”
Il laboratorio nasce con l’intento di potenziare le abilità espressive e comunicative dei
bambini, di ampliarne il lessico e di rinforzarne le competenze semantiche.
Il progetto linguistico in questione è dedicato a tutti quei bambini che, con curiosità di fronte a
un’immagine sconosciuta, ci chiederanno: “Che cos’è?” perché la curiosità lì accompagni in
tutta la loro crescita.
Il testo di supporto alle attività di laboratorio si presenta sotto forma di schede operative.
Nella prima parte il lavoro si concentra sulla fonologia globale, nella seconda parte viene
affrontata la fonologia analitica, infine nella terza parte si raccolgono una serie di giochi di
ascolto e di integrazione delle abilità acquisite lungo il percorso. A livello grafico l’opera si
struttura su più livelli e si è deciso di utilizzare l’immagine di una casa per facilitare il lavoro
dei bambini. La fonologia globale troverà quindi luogo al piano terra della casa, con attività
che si divideranno tra il giardino e la cucina. La fonologia analitica prevede attività che si
localizzano al livello superiore, tra la cameretta e il bagno, in quanto, anche nello sviluppo
metafonologico, queste competenze arrivano secondariamente, intorno al primo anno di
scuola primaria, quando il bambino viene avviato alla letto-scrittura. Il “gioco delle scale”
porterà il bambino da un piano all’altro della casa. Il bambino sarà accompagnato nel viaggio
all’interno di questa casa dal piccolo Tonino, che, con attività di allenamento, aprirà alcune
parti del volume e, con attività di gioco, permetterà la generalizzazione e il rinforzo delle
competenze apprese. In ogni capitolo si trovano delle schede “Giochiamo!” che raccolgono
spunti operativi molto utili.
Al volume sono allegate delle carte illustrate a colori da ritagliare e da utilizzare in diversi
punti del percorso.
CORRI,SALTA,TIRA…….STOP!!
Il movimento è fondamentale per i bambini, per la loro salute psico-fisica. Giocare e far giochi
di movimento per i bambini è importante per il loro sviluppo cognitivo, per la loro crescita
mentale ed un gran aiuto per il loro apprendimento. Attraverso il corpo i bambini
acquisiscono le categorie spazio-temporali e i principi basilari dell’ordine e della misura,
entrano in rapporto diretto col mondo delle cose e col mondo degli altri, ampliano e
arricchiscono il linguaggio verbale e il linguaggio non verbale, che li aiutano a pensare,
progettare, agire. Giocando si cresce, giocando si può imparare!
L'attività si svolge in un setting che prevede una prima fase di accoglienza dove i bambini si
riuniscono in cerchio; ogni volta verranno ripetute le regole principali di comportamento e
verrà spiegato cosa si andrà a fare. Seguirà il gioco motorio con la liberazione dell'energia
attraverso il movimento e la socializzazione spontanea. Dopo questa fase i bambini
troveranno anche un momento per riposarsi e verbalizzare i loro vissuti e le loro emozioni.
Fase finale: gioco del riordino.
Progetto annuale Piccoli esploratori insieme alla scoperta…
di sé, degli altri e della natura
Il progetto nasce con la motivazione di guidare i bambini alla scoperta, al rispetto e alla
conservazione dell’ambiente che li circonda, partendo da quello più vicino a loro (es. casa e
scuola), per allargarsi verso il mondo esterno (es. la città di Varese).
Consapevoli dell’ampiezza dell’argomento scelto, si è deciso di suddividere il progetto in
diverse macroaree, unite da un filo rosso identificabile con l’idea della Cura verso noi stessi,
verso gli altri, verso il Pianeta: un viaggio di conoscenza dall’Io all’Altro, per volgere infine lo
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sguardo verso il Noi. Questo fil rouge permette di integrare perfettamente l’insegnamento
della religione cattolica, riconoscendoci custodi di un dono grande ricevuto da Dio: il Creato.
Alla luce degli obiettivi dell’Agenda 2030 è fondamentale sostenere e diffondere un approccio
culturale alla disabilità e alle difficoltà evolutive dei bambini riducendo le forme di
disuguaglianza sociale, promuovendo un’educazione sostenibile in un ambiente innovativo e
inclusivo.
L’itinerario educativo-didattico muove dalla naturale curiosità del bambino nei confronti di
ciò che lo circonda. Attraverso l’esplorazione guidata e la continua scoperta, egli potrà così
acquisire conoscenze e consapevolezze in relazione all’ambiente alle sue risorse e percepire la
necessità di attivarsi per la sua salvaguardia. La ricca e rigorosa cernita di albi illustrati, le
canzoni, i video, le attività, nonché, le uscite sul territorio, sono finalizzate a stimolare un
ruolo attivo del bambino. In tal modo, il processo di apprendimento risulta frutto della
connessione tra esperienza di vita e saperi formali, trasformando abilità e conoscenze in un
saper agito.
Verrà utilizzato uno sfondo narrativo come contesto reale e fantastico, in cui s’inseriranno le
esperienze didattiche. La narrazione della storia AIUTIAMO PIUMETTO A SALVARE
L’AMBIENTEstimolerà i bambini all’apprendimento favorendo la strutturazione di situazioni
motivanti che facilitano la successiva riorganizzazione delle conoscenze. Il personaggio
trainante è l’anatroccolo PIUMETTO, che porterà il bambino attraverso piccole avventure a
scoprire via via gli elementi naturali e a riflettere sull’importanza di salvare l’ambiente.
Il progetto si svilupperà in tre macro-aree:
-PIUMETTO E L’ACQUA
-PIUMETTO E L’ARIA
-PIUMETTO E LA TERRA
4- L'ORGANIZZAZIONE
Nel gioco impareranno soprattutto la condivisione e la collaborazione, il rispetto del proprio
turno e quello degli altri.
A tavola impareranno a mangiare da soli, con l’utilizzo delle posate rimanendo seduti per
l’intera durata.
In bagno in base ai loro bisogni, saranno invitati ad utilizzare il wc, in collaborazione con la
famiglia, raggiungendo così il controllo sfinterico.
FESTE
Sono momenti di condivisione e di partecipazione dei genitori:
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- festa dei nonni
- festa di Natale
- festa a tema di carnevale
- festa del papà e della mamma
- festa di fine anno
USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche verranno programmate nel corso dell’anno in relazione ai progetti
educativi proposti, diversificate a seconda della fascia d’età.
STRUTTURAZIONE DELLA GIORNATA
L’orario giornaliero è così organizzato:
- 7.30/8,30 prescuola: i bambini giocano nei diversi angoli” della sezione gialla e arancione
o scelgono un’attività al tavolo, libera o proposta dall’insegnante
- 9.00/9.45 Accoglienza: i bambini giocano nei diversi “angoli” della sezione o scelgono
un’attività al tavolo;
- 9,45/10,15 attività igienica per tutte le classi;
- 10,00/10,15 Routine: dopo aver riordinato, i bambini sono invitati a sedersi in cerchio per
le attività di routine, quali l’appello, il calendario, il pannello delle emozioni
- 10.15/11.30 Attività” ludica strutturata e/o giochi all’interno della sezione e/o laboratori
per fasce d’età
- 11.30/12,00 attività igienica a turno in preparazione al pranzo
- 12.00/13.00 Pranzo in sezione
- 13.00/14.45 Attività /laboratori nel secondo spazio dedicato della classe di riferimento
- 14.50/15.30 commiato
- 15.30/16.00 Doposcuola: dopo aver lavato le mani, i bambini iscritti a tale servizio (cl
gialla e arancione), “fanno” merenda
- 16.00/18.00 I bambini giocano in salone (o in giardino qualora la stagione lo permetta), o
vengono invitati a partecipare ad alcune attività proposte dall’insegnante
- Gli orari sopracitati sono indicativi e flessibili.
RAPPORTI CON SCUOLE E TERRITORIO
La Scuola è inserita in un ampio contesto educativo territoriale, realizzato grazie alla
collaborazione con altri asili Fism-Avasm (a cui siamo associati), con scuole primarie, con
specialisti (psicologi, psicomotricisti, una grafologa), con centri aderenti a progetti di sostegno
alla genitorialità come “Antares”, con la parrocchia di riferimento (San Vittore), con
associazioni locali sia di tipo sociale (Caritas) che culturale, con promotori di iniziative a
sfondo benefico (“Il Pimpa”), con il mondo universitario di Milano L’Università Cattolica e
Bicocca per consulenze, formazioni, accoglienza di tirocinanti.
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Inoltre, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Varese, l’asilo
usufruisce di un servizio di coordinamento e di formazione relativo alle diverse situazioni di
disagio, in particolare:
- organizzazione del servizio (assegnazione e formazione del personale, supervisione degli
interventi)
- progettazione delle attività di inserimento/integrazione dei minori nella scuola (analisi
della situazione di partenza, osservazione del bambino, stesura degli obiettivi, riunioni
collegiali di confronto e di verifica, valutazione finale)
Il raccordo per la continuità verticale riguarda le scuole primarie presenti nel quartiere, con le
quali si collabora realizzando un progetto ad hoc.
RISORSE UMANE
Le insegnanti sono assunte per 35 h settimanali, ripartite come segue:
- sei ore e mezza giornaliere con i bambini
- Dieci ore mensili, costituenti un “monteore” annuale di cento ore, dedicate alla
progettazione educativa, ai Collegi Docenti con scadenza quindicinale, ai colloqui con le
famiglie, alle serate di formazione per i genitori, alla documentazione.
Annualmente ogni insegnante ha il diritto/dovere di partecipare a corsi formativi scelti e/o
proposti dalla direttrice, secondo gli aggiornamenti professionali di cui l’équipe necessita.
Il personale è così costituito:
Direttrice : Simona Morandi
Insegnante sezione Arancione: Zamberlan Fabrizia
Insegnante sezione Primavera: Giulia Genitrini
Insegnante sezione Gialla: Serena Gottardello e Alessandra Maldari
Insegnante sezione Azzurra: Gervasio Letizia
Insegnante sezione Rosa: Laura Baraldi e Guastadisegni Anna
Insegnante sezione Verde: Esposito Maria
Insegnante fuori sezione: Messina Alessandra
Insegnante fuori sezione: Nicoletti Milena
Segretaria: Riccardina Zagaria
Ausiliaria: Broggini Carla
Ausiliaria: Angela
Ausiliaria: Serena Benatti
N.B. Il personale in servizio potrebbe subire variazioni d’orario e/o di mansione, secondo
sopravvenute esigenze (per es. maternità, malattie).
Consiglio D’Amministrazione
Presidente/ Legale Rappresentante Ing. Aldo Colombo
Vice Presidente: Monsignor Panighetti Luigi prevosto della Parrocchia di San Vittore
Martire di Varese
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Consiglieri: Anna Antonioli , Dott. Giancarlo Merati, Avv. Molinari Paolo, Dott. Moroni
Michele, Visconti Giacomo.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
IL personale docente e/o non docente ogni anno partecipa ai corsi di aggiornamento
culturale e pedagogico didattico oltre alla formazione obbligatoria:
- Aggiornamento annuale di I.R.C. (Insegnamento della religione cattolica):
- DL 193/07 ex 155/97
- HACCP
- DPR 151/11 Antincendio;
- DL 81/08 Sicurezza e Pronto Soccorso.
- Corsi organizzati dalla Fism o altri enti di formazione professionale
- La Coordinatrice partecipa ogni anno ad un percorso di supervisione professionale di
taglio pedagogico con la dott.ssa Rosa Ronzio e 9 coordinatrici della provincia di Varese.
RISORSE FINANZIARIE
Le spese di funzionamento e del personale sono coperte da contributi versati dal Comune di
Varese, dal MIUR, dalla Regione Lombardia, da oblazioni di Enti e Privati, oltre che dagli
introiti derivanti dalla riscossione delle rette mensili di frequenza, del pre-scuola/dopo-scuola
e dalle quote pasto versate dagli utenti
CRITERI PER IL MONITORAGGIO, LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI E LE CONSEGUENTI
AZIONI CORRETTIVE
I momenti di confronto collegiale costituiscono l’ambito di riflessione rispetto agli esiti del
percorso educativo/didattico e alla possibilità di identificare le azioni correttive.
Si considerano momenti per la valutazione:
l’analisi della situazione di partenza tramite l’osservazione;
la valutazione conclusiva di ciascun laboratorio;
la valutazione in itinere e conclusiva dei progetti proposti nel corso dell’anno;
l’autovalutazione finale della qualità della scuola
Compilazione del RAV in collegio docenti
CALENDARIO SCOLASTICO
L’anno scolastico segue il calendario regionale e viene stabilito dal Comitato di Gestione.
I nuovi iscritti inizieranno la scuola con un breve periodo di graduale inserimento.
I giorni e gli orari di frequenza dei nuovi iscritti saranno comunicati ai genitori entro la fine
dell’anno scolastico precedente.
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Inizio anno scolastico: 5 settembre
Ognissanti: 1 novembre
Immacolata: 8 dicembre
Chiusura per Natale: dal 23 dicembre al 7 gennaio
Chiusura per Carnevale: 16 febbraio
Chiusura per Pasqua: dal venerdì santo al martedì successivo (28 marzo- 2 aprile)
Festa della liberazione: 25 e 26 aprile
Festa dei lavoratori: 1 maggio
Santo Patrono 8 maggio
Festa della Repubblica 2 giugno
Fine anno scolastico 30 giugno
Deliberato dal consiglio d’Amministrazione il17 novembre 2023
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